Approfondiamo:
Per capire meglio di cosa si tratta devo raccontare la sua origine.
Per molto molto tempo, lo stato, cioè la pubblica amministrazione, ogni qualvolta doveva appaltare un lavoro pubblico, ad esempio un'autostrada, una diga oppure un marciapiede, faceva una cosiddetta gara d'appalto e affidava i lavoro a l'offerta che si presentava con il massimo ribasso. Sostanzialmente quella meno cara. Con il tempo poi si è capito che questo approccio non era quello giusto perché le imprese, volendo fare profitto, cercavano di trovare quel margine utile a scapito della qualità di costruzione oppure peggio ancora, risparmiando sui costi della sicurezza dei lavoratori.
Adesso il sistema è diverso. Lo stato, per legge, affida i lavori all'offerta economicamente più vantaggiosa.
Cosa significa?
Significa che a parità di prezzo, io scelgo quella che mi offre più cose.
Facciamo un esempio:
L'impresa A, per la ristrutturazione che voglio fare, mi offre 100.000 € e l'impresa B 120.0000 €.
A primo acchito mi viene da scegliere l'impresa A. Certo! Perché devo spendere di più se posso spendere di meno?
E se ti dico che l'impresa B, cioè quella più cara ti offre più garanzie? Magari ti dice che questo è un prezzo chiavi in mano e qualsiasi cosa succeda durante l'esecuzione dei lavori, quest'ultima non ti chiederà un euro in più.
Oppure scopro che le finiture che mi propone ad esempio porte, finestre, parquet e quant'altro, sono di qualità migliore rispetto a quelle che offre l'impresa A.
Oppure meglio ancora, l'impresa B mi garantisce che il lavoro finirà in 2 mesi mentre l'impresa A non mi offre alcuna garanzia in merito!
Quindi, cerca sempre l'offerta economicamente più vantaggiosa e non quella più economica. Può capitare, senza ombra di dubbio, che questi due aspetti siano allineati. Ma è Importante essere consapevoli, che chi a parità di prezzo mi offre di più, in termini di garanzie, tempo e qualità e perché no, anche in termini di fiducia è d'istinto colui con cui mi troverò a collaborare.