RISTRUTTURAZIONE CARA O ECONOMICA?

Come si fa a capire se una ristrutturazione compiuta è stata cara, economica o congrua?
Come si fa a capire se l'offerta economica che ho ricevuto da un architetto o un impresa è buona oppure fuori mercato?
Insomma,quale è lo strumento che mi fa giudicare un offerta economica?

Immagina che hai deciso di ristrutturare casa tua.
Quale sarà la prima cosa che farai? Le possibilità sono tante.
C'è chi inizia a sfogliare riviste per farsi venire delle idee.
C'è chi si rivolge ad un architetto per farsi indirizzare.
C'è chi invece, si rivolge direttamente ad un'impresa esecutrice chiedendole di fare un preventivo.

Ecco, concentriamoci su questo aspetto perché quest'ultimo è l'argomento del nostro podcast.
Chi si trova fare subito questa azione è perché vuole sapere quanto gli costerà la ristrutturazione. Il prezzo per lui è l'informazione più importante, almeno in questa fase.
E' più importante sapere il costo dell'operazione che le caratteristiche del prodotto finale.

C'è chi addirittura chiama più imprese esecutrici e chiede ad ognuna di queste di redigere un preventivo, senza un computo metrico comune, che a mio avviso è la peggior cosa da fare perché si troverà ad avere a disposizione due o tre preventivi, ognuno di questi scritti in maniera diversa, che propongono cose diverse e quindi, si presenta il rischio di trovarsi in difficoltà a giudicare e scegliere il miglior preventivo perché non c'è una base comune di confronto.

Ecco...ritorniamo alla domanda inziale: Quale è il criterio che mi fa giudicare il prezzo di una offerta economica?

Ed io rispondo!  Il criterio è quello economicamente più vantaggioso. Attenzione! Questo non significa che il migliore sia per forza il più economico, ma è quello più vantaggioso.

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Approfondiamo:

Per capire meglio di cosa si tratta devo raccontare la sua origine. 
Per molto molto tempo, lo stato, cioè la pubblica amministrazione, ogni qualvolta doveva appaltare un lavoro pubblico, ad esempio un'autostrada, una diga oppure un marciapiede, faceva una cosiddetta gara d'appalto e affidava i lavoro a l'offerta che si presentava con il massimo ribasso. Sostanzialmente quella meno cara. Con il tempo poi si è capito che questo approccio non era quello giusto perché le imprese, volendo fare profitto, cercavano di trovare quel margine utile a scapito della qualità di costruzione oppure peggio ancora, risparmiando sui costi della sicurezza dei lavoratori.

Adesso il sistema è diverso. Lo stato, per legge, affida i lavori all'offerta economicamente più vantaggiosa.

Cosa significa?

Significa che a parità di prezzo, io scelgo quella che mi offre più cose.

Facciamo un esempio:

L'impresa A, per la ristrutturazione che voglio fare, mi offre 100.000 € e l'impresa B 120.0000 €.

A primo acchito mi viene da scegliere l'impresa A. Certo! Perché devo spendere di più se posso spendere di meno?

E se ti dico che l'impresa B, cioè quella più cara ti offre più garanzie? Magari ti dice che questo è un prezzo chiavi in mano e qualsiasi cosa succeda durante l'esecuzione dei lavori, quest'ultima non ti chiederà un euro in più.

Oppure scopro che le finiture che mi propone ad esempio porte, finestre, parquet e quant'altro, sono di qualità migliore rispetto a quelle che offre l'impresa A.

Oppure meglio ancora, l'impresa B mi garantisce che il lavoro finirà in 2 mesi mentre l'impresa A non mi offre alcuna garanzia in merito!

Quindi, cerca sempre l'offerta economicamente più vantaggiosa e non quella più economica. Può capitare, senza ombra di dubbio, che questi due aspetti siano allineati. Ma è Importante essere consapevoli, che chi a parità di prezzo mi offre di più, in termini di garanzie, tempo e qualità e perché no, anche in termini di fiducia è d'istinto colui con cui mi troverò a collaborare.